Aids/Hiv Forum - Sieropositivi

Posts written by kurtisit

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    Ciao Rich e bentornato.
    Però così questa prima volta diventa traumatica, invece di essere condivisione e piacere.
    Ma non si usa più dialogare? Anche nel sesso parlare è la soluzione migliore. Non si tratta solo di, perdonatemi la volgarità, buttarlo dentro.
    Il tuo pisello non è solo un arnese pronto a penetrare.
    Mi spiego meglio:
    - la sciocchezza che le donne la loro prima volta debbano necessariamente perdere sangue è una cosa antica. Sebbene possa accadere, di certo non perdono le cascate del Niagara e comincino a schizzare fiotti di sangue. Poi non siamo più nel Medioevo che allora se una persona non perde sangue significa che non era vergine e illibata.
    - da prima dell'esistenza delle terapia antiretrovirali salvavita, PPE e PrEP si è sempre saputo che il preservativo basta e avanza per proteggere dall'HIV. Quindi non capisco la paura di togliersi un preservativo dopo aver consumato un rapporto.
    Si sono dei problemi inutili, che uniti alle altre discussioni che hai aperto nel forum, fanno notare quante fobie e paure tu abbia e che queste ti condizionino a tal punto che non riuscirai mai a goderti un rapporto intimo con una persona se questi sono i presupposti.
    Quindi il consiglio è di parlarne con qualcuno perchè non è una cosa naturale vivere il sesso con tutte queste paure e con queste ipocondrie nei confronti dell'HIV.

    Buona prima volta se mai avverrà e cerca di stare tranquillo.
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    Si lo so ma dovete ricordarvi che sia la carenza di vitamina D che altri tipi di sintomi e problematiche non sono esclusive di HIV.
    È normale che in chi ha l’HIV con test positivo si monitora anche la vitamina perché esiste una correlazione, ma non è detto che una carenza di una vitamina sia causata solo da un virus in particolare.

    CITAZIONE (Supermario98 @ 24/1/2024, 15:37) 
    Abbiamo appena effettuato l autotest tutti e due negativi
    io sono riuscito a prendere poco sangue infatti la linea è uscita molto chiara,(dovrebbe essere valido) la mia compagna è riuscita a prelevare di più e la linea è uscita più scura.
    L importante non avessero nulla loro.
    Ho passato anni di inferno mi svegliavo e andavo a letto con il pensiero, ci pensavo tutto il giorno.ho sempre avuto il dubbio per un unico episodio a rischio.
    Mi sento un po' meglio dopo aver fatto il test ero talmente tanto convinto di avere l HIV che non riesco ancora a elaborare bene l esito negativo.
    Grazie del tempo.

    Ecco appunto questa è un’ulteriore prova che siete negativi.
    Quindi qualsiasi problema abbiate non è HIV ma potrà essere altro.
    Non giocate a fare i dottori o a credere in convinzioni sbagliate.
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    Non si tratta di sciocchezze.
    Si tratta di scienza e di medicina.
    E di conoscenza.

    Ed è impossibile solo ipotizzare un contagio da HIV quando si hanno test negativi e non si hanno esposizioni a rischio.
    Non credere ai test e alla medicina è il vero problema.
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    Come può averlo preso durante L’allattamento se la tua compagna è negativa?
    Bisogna saper ragionare.

    L’HIV non campa in aria, per cui se una persona è negativa non può trasmetterlo a nessuno.
    Sono le basi. In più i sintomi che tu descrivi, così come pure la carenza di vitamina D non sono sintomi di HIV e non sono esclusiva di HIV e i vostri test ripetuti sono negativi.
    In più in una società moderna te l’ho già detto, se la donna risulta positiva ad HIV le viene fatta assumere la terapia che blocca la trasmissione al nascituro e le viene vietato di allattare al seno.
    Ma voi siete negativi e la prova sta nei test.
    Non voler credere ai test è follia.
    E al virus non frega niente del passato di tossicodipendenza, se si risulta negativi, vuol dire non aver contratto il virus.
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    Si ma la tua compagna nel frattempo ne ha fatti altri ed è risultata negativa.
    Quindi se non avete avuto più esposizioni a rischio e lei nel momento in cui ha avuto la gestazione ha eseguito i controlli ed è risultata negativa vuol dire che lei non ha l'HIV, che tu non hai l'HIV, che vostro figlio non ha HIV.

    Ti ho risposto dicendo che i test di IV generazione sono stati introdotti nel 1997, quindi si vuol dire che 8 anni fa esistevano già.
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    La tossicodipendenza non c'entra nulla e nessuno giudica la vita degli altri, ci mancherebbe.

    Se una persona a seguito di uno o più episodi a rischio esegue il test HIV nel rispetto delle finestre temporali e risulta negativo al test dell'HIV vuol dire che non ha l'HIV.
    Quindi se una persona non ha l'HIV non può trasmetterlo ad altri.
    La tua compagna quando è rimasta incinta ha eseguito, come vuole la prassi, il test HIV. Ed è risultata negativa. Quindi se tu sei negativo, lei negativa, anche il bambino è negativo.
    Ma ti dirò di più se voi foste positivi all'HIV e a seguito dei controlli regolari per una donna in stato di gravidanza, la tua compagna fosse risultata positiva, avrebbe intrapreso subito la terapia che di fatto avrebbe impedito la trasmissione del virus al nascituro, rendendo vostro figlio negativo. Questi sono i progressi della medicina.

    Ma se voi siete negativi all'HIV e lo dimostrano i vari test, non avete HIV e quindi i vostri sintomi, i vostri problemi non sono generati da HIV ma da altro.
    Purtroppo un forum non è attrezzato per aiutarvi, qui possiamo solo rispondere a domande in merito al periodo finestra e ai test.
    Dovete ricorrere ad un valido supporto professionale se volete uscire dal vortice nel quale vi ritrovate, per prendere di nuovo in mano la vostra vita.
    In bocca al lupo.

    I test di IV generazione sono stati introdotti nel 1997.
    Ma test di III o IV generazione sono test estremamente sensibili e specifici, quindi seppur fossero stati di III generazione, con tanti test eseguiti, se ci fosse stato un contagio si sarebbero positivizzati.
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    Sei già negativa.
    Il test a 40 giorni sarà solo una conferma, se ci fosse stato un contagio ci sarebbe già stato un test positivo.
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    Prima di postare va letto il regolamento. Non accettiamo questi nick



    E purtroppo non possiamo aiutarti perchè se con test negativi ad HIV pensate di avere HIV, mi spiace ma non siamo attrezzati professionalmente per aiutarvi.
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    Ciao, dici che sono settimane che ci leggi eppure dal tuo racconto non pare proprio.
    E' inutile fare un elenco approfondito e minuzioso dei sintomi quando diciamo sempre e te lo hanno confermato medici esperti, che la diagnosi di HIV si fa con il test e non in base alla presenza o assenza dei sintomi.
    Tu hai avuto una esposizione a rischio e come ogni persona sessualmente matura bisogna fare l'unica cosa sensata: il test.
    Il test HIV di qualsiasi generazione è valido dai 30 giorni, tu hai un test di IV generazione negativo a 35 giorni.
    35 giorni sono sufficienti a far positivizzare un test se ci fosse stato un vero contagio.
    Quindi puoi attendere benissimo i giorni che restano per ripeterlo come conferma nel pieno rispetto delle linee guida ministeriali.

    Quando imparerete a fidarvi dei medici e dei test, invece che pensare ancora a torturarvi per un niente?
    E basta ancora pensare all'HIV come qualcosa di terribile!

    Sei negativa hai due strade: crederci oppure metterti in coda come tante persone che a seguito di numerosi anni e numerosi test si sono ammalati sì, ma non di HIV, ma si sono ammalati nella testa e conducono una vita che ..... meglio lasciar perdere......
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    Se proprio vuoi si, ma poi cerca di evitare di incorrere nei rischi e proteggiti sempre con chiunque.
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    Ciao, male, molto male, avere rapporti non protetti con più partner.
    Poiché come avrai letto hiv non fa distinzioni adesso dovresti evitare di avere rapporti non protetti ed attendere 40 giorni dall’ultima esposizione a rischio ed eseguire il test.
    Perché non è detto che il rapporto avuto con questa tua amica sia meno a rischio di quello che hai avuto con la persona sex worker.
    Per cui è inutile fare il test adesso ma dovrai farlo quando saranno trascorsi 40 giorni dall’ultimo rischio.

    E per il futuro impiegare uno o più tipi di precauzioni per limitare ed evitare il rischio.
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    Guarda che sei stato tu a scrivere

    “ Sembrerebbe proprio una candidosi orale ed essendo uno dei sintomi da contagio HIV mi preoccupa molto.”

    Io ti ho solo detto che oltre che le diagnosi fai da te sono sempre sbagliate, che non si ragiona in base ai sintomi ma in base al rischio.

    Il tuo rischio è basso anche se sei rimasto agli anni 80 pensando che sex worker voglia significare essere più esposti al rischio.

    Poiché qui dobbiamo far crollare tutti i luoghi comuni sbagliati e le convinzioni sbagliate che ancora esistono mi permetto eccome di intervenire anche se i miei toni non piacciono (e non devono piacere).

    E poiché ti è stato risposto cosa devi fare si può anche sospendere la discussione.
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    E io continuo a ripetere che è sbagliato.
    Il test lo si fa in base al rischio e non in base ai sintomi.

    E avevo anche detto che non volevo tornare a ripetermi.
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    CITAZIONE (Marchesan @ 20/1/2024, 16:15) 
    www.helpaids.it/flex/cm/pages/Serv...IT/IDPagina/386

    CITAZIONE
    Circa 1-4 settimane dopo essere stati infettati dal virus HIV, oltre l'80% delle persone avvertono alcuni sintomi che possono includere:


    febbre
    eruzione cutanea o rash
    gola infiammata e/o candidosi orale
    ghiandole gonfie (linfoadenopatie)
    mal di testa
    dolori articolari
    dolori muscolari.

    Considerati singolarmente i sintomi sono aspecifici, ma la loro combinazione deve far porre il sospetto clinico, se presenti in persone con comportamenti a rischio per HIV.

    ... Visto che il comportamento a rischio l'ho avuto e alcuni sintomi li sto avendo il sospetto clinico ci sta, non capisco sinceramente la voglia di prendere a schiaffi.

    Perchè ogni utente che crede di aver avuto un comportamento a rischio inizia ad esaminare i propri sintomi ed è capace di collegare anche "una scorreggia" all'HIV.
    Ma nessun sintomo è mai collegabile ad HIV ed è sbagliato ragionare così, ovvero avere la pretesa che una candida possa venire solo a causa di HIV, quindi se ho una candida ho anche l'HIV.
    E' sbagliato!

    HIV non ha un sintomo chiave, se avesse un sintomo (o più sintomi) chiave a nulla servirebbe dire che la diagnosi si fa attraverso il test HIV.

    Se esiste il test HIV per sapere di avere l'HIV allora si esegue il test HIV e non si pensa a nessun tipo di sintomo.

    Gli eventuali sintomi da sieroconversione sono simili e aspecifici a tante altre patologie e infezioni, quindi dire di avere un sintomo, una febbre, una candida, un mal di gola, un mal di questo, un mal di quello e quell'altro è semplicemente sbagliato.
    Lo è ancora di più se poi non si è mai stati esposti ad una situazione a rischio.

    Esistono e sono certificate in letteratura medica anche le sieroconversioni totalmente asintomatiche.
    Ed è per questo che si dice ad ogni persona sessualmente attiva che deve eseguire periodicamente il test HIV, perchè non ci si deve basare sulla presenza o assenza di sintomi ma bisogna ragionare sul rischio.
    Quindi la tua candida in seguito ad una situazione a rischio è una candida (se è una candida e non è frutto di una tua autodiagnosi) ma non è certo collegata o collegabile ad HIV.
    Per cui avere la pretesa di volerla collegare necessariamente ed esclusivamente ad HIV e pensare che candida= HIV al 100% è un ragionamento sbagliatissimo

    Inoltre ti conviene leggere anche ciò che c'è scritto dopo al post da professorone che hai voluto condividerci dove cita
    CITAZIONE
    "La presenza di questi sintomi, in assenza di un test specifico per HIV, non è sufficiente per diagnosticare un'infezione acuta.
    Esistono casi in cui l'infezione primaria acuta decorre in maniera completamente asintomatica."

    Quindi a dimostrazione di quello che diciamo e ripetiamo da sempre: HIV non si diagnostica in base alla presenza (o assenza) dei sintomii, ma si diagnostica eseguendo l'unica cosa sensata, il test HIV nel pieno rispetto delle finestre temporali.

    CITAZIONE (Marchesan @ 20/1/2024, 17:14) 
    CITAZIONE (!SAM @ 20/1/2024, 17:08) 
    e allora di che cosa stiamo parlando!? di generare ansia e timori per i 'sintomi' che non vogliono dire niente?

    Non capisco perché allora viene menzionato che l'80% dei contagiati ha tali sintomi. E che se i sintomi sono associati a comportamenti a rischio si pone il sospetto clinico. Ripeto, sospetto clinico, nessuna certezza. A quanto dite voi la verità è che nessun sintomo pone il sospetto clinico di infezione, mentre sul sito che ho menzionato è scritto il contrario, tutto qui

    Viene fatta una stima, non è che tutte le persone che hanno avuto la sfortuna di contagiarsi con HIV, hanno avuto tutti i sintomi.
    E questo vale per tutte le infezioni esistenti al mondo non solo per HIV.
    C'è chi non si è mai reso conto e ha scoperto HIV quando si è trasformato in AIDS e chi può darsi che durante la sieroconversione ha potuto manifestare dei sintomi che hanno richiesto anche un'ospedalizzazione, ma senza un test specifico (il test HIV) avere zero o mille sintomi è ininfluente ed è per questo che si spingono le persone a testarsi con regolarità, si spingono le persone a ragionare sul rischio e non sui sintomi, perchè essendo dei sintomi molto generici e che possono manifestarsi per tanti motivazioni (quindi non esclusivi di HIV) ragionare sul sintomo e pensare che quel sintomo sia esclusiva di HIV è sbagliatissimo.

    Per cui e non voglio più tornarci, l'HIV si diagnostica attraverso il test SEMPRE e non attraverso i sintomi.
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    Quando affermate “essendo uno dei sintomi da HIV” vi prenderei a schiaffi!!!!!

    Non esiste nessun sintomo collegabile ad hiv. HIV non ha sintomi chiave, hiv non si diagnostica tramite l’assenza o la presenza di sintomi.
    HIV si diagnostica solo e soltanto attraverso il test hiv, un test specifico e nel pieno rispetto delle finestre temporali.
    L’unica domanda da porsi è: ho avuto/credo di aver avuto una esposizione a rischio?
    Bene faccio il test ma non bado ai sintomi e nemmeno li collego ad HIV.
    Solo il test è la risposta.
9780 replies since 23/1/2008
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