Anale attivo non protetto con trans

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    Buonasera, purtroppo 6 giorni fa ho incontrato una escort trans e ho fatto una cazzata. Ci siamo praticati sesso orale non protetto a vicenda. Poi abbiamo iniziato un rapporto anale protetto (io attivo).

    A un certo punto mi ha tolto il preservativo per continuare a praticarmi sesso orale. Dopo si è girata e ha cominciato, prendendo il mio pene, a sfregare il mio glande nel suo ano, fino ad inserirlo parzialmente per poi chiedermi di penetrarla così. Il cervello mi si è spento in quel momento e ho affondato una sola volta il pene interamente nel suo ano, per poi rendermi subito conto della cazzata madornale ed estrarlo subito.

    Il destino vuole che mi sia venuto un fortissimo mal di gola da un paio di giorni con un grossa infiammazione dei linfonodi della gola, tale da avere molta difficoltà a deglutire e a muovere il collo.

    Ovviamente mi viene da pensare che se questa persona chiede penetrazione scoperta a un cliente perfettamente sconosciuto, lo faccia di prassi e quindi il rischio che sia s+ è quasi certo. Oltre a pentirmi del fatto in se, mi pento di non essere andato in ospedale entro 72 ore per chiedere la pep.
    So che devo aspettare ormai 30 giorni per avere una risposta, ma il rischio che ho corso con un rapporto in questa modalità è molto alto ? Possiamo quantificarlo in percentuale? So che questa informazione non cambia nulla nella pratica ma l'ansia è davvero tanta..

    Edited by Marchesan - 20/1/2024, 03:34
     
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    Ciao è inutile fare calcoli di percentuale, dalla descrizione del tuo episodio il rischio è basso e ci vuole un unico test di IV generazione 40 giorni, non prima.
    Escort e transessualità non sono sinonimo di HIV e IST, quindi inutile affermare cose inutili. A rischio sono i comportamenti e non le categorie di persone, per cui è sbagliato, inutile e discriminatorio affermare che una persona sia sieropositiva.
     
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    Grazie kurtisit, ci mancherebbe non voglio discriminare nessuna categoria. L'unica constatazione che faccio è che una professionista del sesso che ha quindi molti rapporti e che chiede di essere penetrata senza condom, mette in atto comportamenti ad alto rischio che sicuramente la espongono ad un rischio alto di MST, HIV compresa. Anche io, stupido che mi sono lasciato convincere per un momento, ho messo in atto un comportamento a rischio. La differenza è che a me è capitato solo una volta nella vita, spero davvero mi sia andata bene e non ripeterò mai più questo comportamento, mentre sicuramente per lei il comportamento viene ripetuto più volte ed ha molti clienti ogni giorno. Aggiungo anche che a fine rapporto si è fatta tranquillamente venire in bocca.
    Quindi hai ragione, non posso affermare che sia s+, ma posso ragionevolmente pensare che il rischio che lo sia è molto alto.
     
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    E magari è HIV+ in terapia quindi non infettiva (U=U), o magari è in PrEP quindi non può rischiare di essere contagiata.
    Ripeto, nel 2024 con tante precauzioni oggi disponibili non vale già questo discorso.
    Fai il test ma nel mentre vivi e non pensare agli altri.
     
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    CITAZIONE (kurtisit @ 20/1/2024, 10:27) 
    E magari è HIV+ in terapia quindi non infettiva (U=U), o magari è in PrEP quindi non può rischiare di essere contagiata.

    Speriamo sia così. Diciamo che l'ansia mi è venuta in quanto dopo 4/5 giorni dal rapporto ho avuto questa forte infiammazione alla gola, forte dolore a deglutire e anche a parlare o a muovere il collo, lingua biancastra soprattutto nella parte più interna vicina alla gola. Sto prendendo antinfiammatori come suggerito dal mio medico (telefonicamente, non mi ha visitato) ma sono ormai tre giorni e i sintomi sembrano peggiorare invece che diminuire. Sembrerebbe proprio una candidosi orale ed essendo uno dei sintomi da contagio HIV mi preoccupa molto. Lunedì sicuramente andrò personalmente dal mio medico a farmi visitare.
     
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    Quando affermate “essendo uno dei sintomi da HIV” vi prenderei a schiaffi!!!!!

    Non esiste nessun sintomo collegabile ad hiv. HIV non ha sintomi chiave, hiv non si diagnostica tramite l’assenza o la presenza di sintomi.
    HIV si diagnostica solo e soltanto attraverso il test hiv, un test specifico e nel pieno rispetto delle finestre temporali.
    L’unica domanda da porsi è: ho avuto/credo di aver avuto una esposizione a rischio?
    Bene faccio il test ma non bado ai sintomi e nemmeno li collego ad HIV.
    Solo il test è la risposta.
     
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    https://www.helpaids.it/flex/cm/pages/Serv...IT/IDPagina/386

    CITAZIONE
    Circa 1-4 settimane dopo essere stati infettati dal virus HIV, oltre l'80% delle persone avvertono alcuni sintomi che possono includere:


    febbre
    eruzione cutanea o rash
    gola infiammata e/o candidosi orale
    ghiandole gonfie (linfoadenopatie)
    mal di testa
    dolori articolari
    dolori muscolari.

    Considerati singolarmente i sintomi sono aspecifici, ma la loro combinazione deve far porre il sospetto clinico, se presenti in persone con comportamenti a rischio per HIV.

    ... Visto che il comportamento a rischio l'ho avuto e alcuni sintomi li sto avendo il sospetto clinico ci sta, non capisco sinceramente la voglia di prendere a schiaffi.
     
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    Se sapessi un po' come funiona il virus dell'HIV, sapresti che non ha sintomi. Oppure puo' avere tutti i sintomi di questo mondo assieme, per qualsiasi tipo di altra infezione/problema.

    Se ti basi solo sui 'sintomi', sbagli di grosso. Allora tutti quelli che in inverno hanno mal di gola, hanno l'hiv?

    Non voler leggere quello che vuoi online cercando le notizie a conferma dei tuoi timori

    Come ripete sempre Kurt (santo subito!), l'unico modo per sapere o meno dell'infezione è fare il test (nel periodo giusto, e non studiando statistiche se lo faccio a 34 giorni se è tanto valido quanto fatto a 40!)
     
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    Se ti basi solo sui 'sintomi', sbagli di grosso. Allora tutti quelli che in inverno hanno mal di gola, hanno l'hiv?

    Ma scusa che discorso è? Ovvio che non è così e io non ho mai detto questo.

    La citazione nel mio post precedente penso che sia di un sito più che autorevole.
    L'articolo riferisce che circa l'80% degli infettati presenta determinati sintomi che. Tali sintomi,se associati a comportamenti a rischio, possono generare un sospetto clinico.
    Poi se mi dite che non è così e son tutte cazzate meglio ancora!

    Ovvio che poi è solamente il test a dare il risultato certo..
     
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    CITAZIONE (Marchesan @ 20/1/2024, 17:05) 
    Ovvio che poi è solamente il test a dare il risultato certo..

    e allora di che cosa stiamo parlando!? di generare ansia e timori per i 'sintomi' che non vogliono dire niente?
     
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    CITAZIONE (!SAM @ 20/1/2024, 17:08) 
    CITAZIONE (Marchesan @ 20/1/2024, 17:05) 
    Ovvio che poi è solamente il test a dare il risultato certo..

    e allora di che cosa stiamo parlando!? di generare ansia e timori per i 'sintomi' che non vogliono dire niente?

    Non capisco perché allora viene menzionato che l'80% dei contagiati ha tali sintomi. E che se i sintomi sono associati a comportamenti a rischio si pone il sospetto clinico. Ripeto, sospetto clinico, nessuna certezza. A quanto dite voi la verità è che nessun sintomo pone il sospetto clinico di infezione, mentre sul sito che ho menzionato è scritto il contrario, tutto qui
     
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    CITAZIONE (Marchesan @ 20/1/2024, 16:15) 
    www.helpaids.it/flex/cm/pages/Serv...IT/IDPagina/386

    CITAZIONE
    Circa 1-4 settimane dopo essere stati infettati dal virus HIV, oltre l'80% delle persone avvertono alcuni sintomi che possono includere:


    febbre
    eruzione cutanea o rash
    gola infiammata e/o candidosi orale
    ghiandole gonfie (linfoadenopatie)
    mal di testa
    dolori articolari
    dolori muscolari.

    Considerati singolarmente i sintomi sono aspecifici, ma la loro combinazione deve far porre il sospetto clinico, se presenti in persone con comportamenti a rischio per HIV.

    ... Visto che il comportamento a rischio l'ho avuto e alcuni sintomi li sto avendo il sospetto clinico ci sta, non capisco sinceramente la voglia di prendere a schiaffi.

    Perchè ogni utente che crede di aver avuto un comportamento a rischio inizia ad esaminare i propri sintomi ed è capace di collegare anche "una scorreggia" all'HIV.
    Ma nessun sintomo è mai collegabile ad HIV ed è sbagliato ragionare così, ovvero avere la pretesa che una candida possa venire solo a causa di HIV, quindi se ho una candida ho anche l'HIV.
    E' sbagliato!

    HIV non ha un sintomo chiave, se avesse un sintomo (o più sintomi) chiave a nulla servirebbe dire che la diagnosi si fa attraverso il test HIV.

    Se esiste il test HIV per sapere di avere l'HIV allora si esegue il test HIV e non si pensa a nessun tipo di sintomo.

    Gli eventuali sintomi da sieroconversione sono simili e aspecifici a tante altre patologie e infezioni, quindi dire di avere un sintomo, una febbre, una candida, un mal di gola, un mal di questo, un mal di quello e quell'altro è semplicemente sbagliato.
    Lo è ancora di più se poi non si è mai stati esposti ad una situazione a rischio.

    Esistono e sono certificate in letteratura medica anche le sieroconversioni totalmente asintomatiche.
    Ed è per questo che si dice ad ogni persona sessualmente attiva che deve eseguire periodicamente il test HIV, perchè non ci si deve basare sulla presenza o assenza di sintomi ma bisogna ragionare sul rischio.
    Quindi la tua candida in seguito ad una situazione a rischio è una candida (se è una candida e non è frutto di una tua autodiagnosi) ma non è certo collegata o collegabile ad HIV.
    Per cui avere la pretesa di volerla collegare necessariamente ed esclusivamente ad HIV e pensare che candida= HIV al 100% è un ragionamento sbagliatissimo

    Inoltre ti conviene leggere anche ciò che c'è scritto dopo al post da professorone che hai voluto condividerci dove cita
    CITAZIONE
    "La presenza di questi sintomi, in assenza di un test specifico per HIV, non è sufficiente per diagnosticare un'infezione acuta.
    Esistono casi in cui l'infezione primaria acuta decorre in maniera completamente asintomatica."

    Quindi a dimostrazione di quello che diciamo e ripetiamo da sempre: HIV non si diagnostica in base alla presenza (o assenza) dei sintomii, ma si diagnostica eseguendo l'unica cosa sensata, il test HIV nel pieno rispetto delle finestre temporali.

    CITAZIONE (Marchesan @ 20/1/2024, 17:14) 
    CITAZIONE (!SAM @ 20/1/2024, 17:08) 
    e allora di che cosa stiamo parlando!? di generare ansia e timori per i 'sintomi' che non vogliono dire niente?

    Non capisco perché allora viene menzionato che l'80% dei contagiati ha tali sintomi. E che se i sintomi sono associati a comportamenti a rischio si pone il sospetto clinico. Ripeto, sospetto clinico, nessuna certezza. A quanto dite voi la verità è che nessun sintomo pone il sospetto clinico di infezione, mentre sul sito che ho menzionato è scritto il contrario, tutto qui

    Viene fatta una stima, non è che tutte le persone che hanno avuto la sfortuna di contagiarsi con HIV, hanno avuto tutti i sintomi.
    E questo vale per tutte le infezioni esistenti al mondo non solo per HIV.
    C'è chi non si è mai reso conto e ha scoperto HIV quando si è trasformato in AIDS e chi può darsi che durante la sieroconversione ha potuto manifestare dei sintomi che hanno richiesto anche un'ospedalizzazione, ma senza un test specifico (il test HIV) avere zero o mille sintomi è ininfluente ed è per questo che si spingono le persone a testarsi con regolarità, si spingono le persone a ragionare sul rischio e non sui sintomi, perchè essendo dei sintomi molto generici e che possono manifestarsi per tanti motivazioni (quindi non esclusivi di HIV) ragionare sul sintomo e pensare che quel sintomo sia esclusiva di HIV è sbagliatissimo.

    Per cui e non voglio più tornarci, l'HIV si diagnostica attraverso il test SEMPRE e non attraverso i sintomi.
     
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    avere la pretesa che una candida possa venire solo a causa di HIV, quindi se ho una candida ho anche l'HIV.
    E' sbagliato!

    CITAZIONE
    Per cui avere la pretesa di volerla collegare necessariamente ed esclusivamente ad HIV e pensare che candida= HIV al 100% è un ragionamento sbagliatissimo

    Mai detto questo! Ovvio che la candida può venire per mille motivi che non c'entrano con l'HIV e non ho mai detto ne pensato che avere la candida=HIV

    CITAZIONE
    HIV non si diagnostica in base alla presenza (o assenza) dei sintomii, ma si diagnostica eseguendo l'unica cosa sensata, il test HIV nel pieno rispetto delle finestre temporali.

    Io infatti non ho voluto diagnosticare proprio un bel niente. Se rileggi il mio post riguardo l'articolo che ho menzionato (perché dici da professorone non so, è un articolo che ho letto su helpaids.it) NON HO MAI PARLATO DI DIAGNOSI, MA SOLAMENTE DI SOSPETTO CLINICO IN CASO DI DETERMINATI SINTOMI.

    La diagnosi la farà appunto il test.
     
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    E io continuo a ripetere che è sbagliato.
    Il test lo si fa in base al rischio e non in base ai sintomi.

    E avevo anche detto che non volevo tornare a ripetermi.
     
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    Se non avessi avuto un comportamento a rischio potrei avere anche tutti i sintomi descritti che non mi verrebbe mai in mente di fare il test. Così come, anche avendo avuto un comportamento a rischio, anche se non avessi alcun sintomo farei comunque il test.

    Il discorso che ho fatto è un altro ma dato che non lo comprendi o non lo vuoi comprendere lascio perdere visto che anche io non voglio più ripetermi.
     
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