U=U IMPOSSIBILE SBAGLIARE

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Capitano

    Group
    MODERATORE FORUM
    Posts
    10,972

    Status
    Offline
    Video


    1

    2

    3

    4

    5

    6



    “U=U, impossibile sbagliare”: la campagna contro lo stigma sull’Hiv che sradica decenni di informazioni errate

    Le associazioni italiane impegnate nella lotta al virus rivoluzionano la narrazione sul tema, unendo scienza e creatività

    Articolo di PASQUALE QUARANTA

    Le maggiori associazioni italiane impegnate nella lotta contro l’Hiv lanciano la campagna «U=U impossibile sbagliare», che presentiamo in anteprima per La Stampa. Lo slogan Undetectable = Untransmittable è stato coniato nel 2016 da Bruce Richman, un attivista per i diritti delle persone con Hiv e pubblicitario newyorkese, e significa le persone con Hiv che hanno una carica virale stabilmente non rilevabile (undetectable) grazie a una terapia antiretrovirale efficace non possono trasmettere il virus. Anche durante rapporti sessuali non protetti.

    U=U non è un invito ad avere rapporti sessuali non protetti
    U=U non deve essere frainteso come un incentivo a praticare rapporti sessuali non protetti poiché le infezioni sessualmente trasmissibili richiedono comunque precauzioni. Tuttavia, U=U rappresenta una notizia estremamente positiva: le persone con Hiv – lo ripetiamo – in trattamento e con carica virale stabilmente non rilevabile non possono trasmettere il virus. Ciò significa che una coppia sierodiscordante, ad esempio, dove una persona ha un Hiv non rilevabile e l’altra no, può concepire figli senza il rischio di trasmettere il virus. Queste informazioni sono così importanti che persino l'Organizzazione Mondiale della Sanità le ha incluse nella sua Guida consolidata sulla prevenzione, il trattamento e la cura dell’Hiv del 2021.

    Le nuove diagnosi: non abbassiamo la guardia
    I dati relativi alle nuove diagnosi di infezione da Hiv e ai casi di Aids in Italia al 31 dicembre 2021 sono stati pubblicati nel Notiziario Istisan. Durante il 2020 e il 2021, la sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione da Hiv e il Registro nazionale Aids sono stati influenzati dall'epidemia da Covid-19, il che potrebbe aver causato una sottodiagnosi o una sottonotifica dei casi. Nel 2021, sono state registrate 1.770 nuove diagnosi di infezione da Hiv, con un'incidenza di 3 nuove diagnosi ogni 100 mila residenti.

    7

    Dal 2012 si è osservata una costante diminuzione delle nuove diagnosi, accentuata a partire dal 2018. L'Italia, in termini di incidenza delle nuove diagnosi di Hiv, si posiziona al di sotto della media stimata nei Paesi dell'Unione Europea (4,3 casi per 100 mila residenti). Questa riduzione coinvolge tutte le modalità di trasmissione. L'età più colpita è tra i 30 e i 39 anni, con una maggiore incidenza nei maschi rispetto alle femmine. I casi di Aids diagnosticati entro maggio 2022 sono stati 382, con unincidenza di 0,6 per 100 mila residenti. Dal 1982, anno della prima diagnosi di Aids in Italia, fino al 31 dicembre 2021, sono stati notificati 72.034 casi di Aids, principalmente tra maschi. L’età mediana alla diagnosi di Aids è di 36 anni per i maschi e di 33 anni per le femmine. Il numero di decessi in persone con Aids è rimasto stabile, con poco più di 500 casi registrati all’anno.

    L’impegno delle associazioni
    Le associazioni coinvolte nella promozione di questa campagna sono Anlaids, Arcigay, Asa Milano, Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, Lila, Milano Check Point, Nadir, Nps Italia, Plus, C.I.C.A. La campagna è stata ideata da Diversity Lab, la Fondazione di Francesca Vecchioni che si impegna nella diffusione della cultura dell’inclusione e dal 2016 organizza i Diversity Media Awards.

    Queste associazioni hanno identificato tre priorità per contrastare la diffusione dell’Hiv:

    1. Promuovere pratiche sessuali più sicure, come l'uso del preservativo e l'accesso alla profilassi pre-esposizione (PrEP), che consiste nell'utilizzo di farmaci preventivi anche in caso di rapporti sessuali non protetti a rischio;
    2. Diffondere il test di screening, affinché diventi una pratica periodica e comune per tutti, poiché il fenomeno dei late presenters, ovvero persone che scoprono di essere sieropositive troppo tardi, spesso già in fase sintomatica, contribuisce a mantenere alti i numeri dell'epidemia;
    3. Promuovere l'informazione accurata, consultare esperti e fonti autorevoli, e diffondere informazioni corrette per combattere lo stigma e la disinformazione legati all'Hiv.

    Le fonti scientifiche
    Tra i principali studi che hanno dimostrato l'efficacia di U=U c'è lo studio HPTN 052 del 2011, che ha coinvolto 1.763 coppie sierodiscordanti. Questo trial randomizzato in doppio cieco ha dimostrato che, quando il partner con Hiv ha iniziato la terapia precocemente e ha raggiunto una carica virale non rilevabile, non si sono verificati casi di trasmissione del virus all'altro partner durante una media di 2,5 anni di follow-up.

    L’Opposites Attract del 2017 è lo studio prospettico condotto su coppie maschili omosessuali sierodiscordanti che ha confermato come non ci siano state trasmissioni dell’Hiv durante il follow-up in cui le coppie hanno avuto rapporti sessuali senza preservativo, mentre il partner con Hiv era in terapia antiretrovirale con carica virale non rilevabile.

    Studi successivi, come il Partner 1 e il Partner 2, pubblicati rispettivamente nel 2016 e nel 2019, hanno coinvolto 1330 coppie sierodiscordanti e monitorato 134.088 rapporti sessuali non protetti, e hanno confermato l’assenza di trasmissione del virus dalle persone con Hiv ai loro partner in presenza di terapia antiretrovirale efficace.

    FONTI E STUDI
     
    Top
    .
0 replies since 21/9/2023, 13:48   155 views
  Share  
.