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Mario89!.
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Ciao ragazzi! Ho bisogno di una vostra opinione. Una settimana fa ho avuto un rapporto con un transessuale e adesso ho il terrore di essermi beccato l'HIV, vi spiego meglio. Allora io non l'ho penetrato , lui ha provato a farlo ma non essendo mai stato passivo(io) mi sono fatto male e dopo 5 secondi circa si è tolto. Non c'è stata dunque una penetrazione ma più che altro un forzatura che mi fece male. Io ricordo di avergli detto di mettersi il preservativo, ma non ricordo se lui se lo mise realmente.
Adesso ipotizzando che il rapporto non sia stato protetto (giuro non ricordo), ipotizzando che lui fosse sieropositivo e considerando il fatto che non c'è stata nessuna eiaculazione, quante sono le possibilità che io abbia contratto il virus?
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Ciao Mario, come prima cosa tranquillo.
Non è detto che solo perchè transessuale, in automatico abbia anche l'hiv.
Non esistono le categorie a rischio ma i comportamenti. Ricordiamocelo, poichè siamo nel 2017.
Dal tuo racconto si evince solo un tentativo, andato a male, di penetrazione e non sai nemmeno ( e questo non lo possiamo certo sapere noi) se abbia indossato o meno il preservativo.
Nel dubbio in cui non abbia usato il preservativo, nel momento del tentativo di penetrazione, il rischio sarebbe molto basso, bassissimo, considerando i 5 secondi che tu descrivi.
Quindi, il mio consiglio è di eseguire con molta molta tranquillità un test di IV generazione a 30 giorni (per pura pace mentale), di non cadere nel panico, nella paura, di non leggere nulla sul web e di continuare la tua vità con la normale tranquillità di sempre evitando anche di attribuire qualsiasi tipo di sintomo ad Hiv.
Consigliare un test non equivale a dire di essere stato contagiato, se inoltre hai anche frequenti rapporti sessuali, eseguire test per Hiv (e anche per le principali MST) non è mai un male, perchè ti tiene aggiornato sulla tua situazione sierologica.
Per fare anche una corretta informazione, anche se il partner fosse sieropositivo, bisogna considerare due cose:
1) il contagio non è mai automatico e immediato (ciò non significa che si possono avere rapporti non protetti, al contrario) questo in caso di sieropositivo inconsapevole e/o non in terapia;
2) nel caso fosse sieropositivo e in terapia, con viremia non rilevabile (azzerata dalla terapia) il contagio è pari a zero, come da recenti studi che hanno attestato la non infettività dei sieropositivi in terapia.. -
Mario89!.
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Ciao innanzi tutto grazie per la risposta. Si il contatto è stato pressappoco di circa 5/10 secondi MAX! Ricordo che prese il preservativo ma non ho controllato se lo mise o meno, accidenti a me! Però ha fatto molta pressione infatti ho sentito un bruciore e ciò che mi preoccupa è proprio questo perchè ho letto su internet che se si procurano microlesioni nell'ano il rischio di HIV è altissimo! La penetrazione vera e propria non c'è stata, ma una forzatura e un ipotetica microlesione (ipotizzo ci sia stata dato il bruciore) nella parte più superficiale dell'ano potrebbe esserci stata dato il dolore avvertito, anche se subito dopo toccando l'ano non ho avuto sangue e già qualche ora dopo il dolore è sparito. Quello che mi chiedo adesso è, il contagio del virus avviene solo se nell'ano c'è stata l'eiaculazione no? Perchè è solo lo sperma che "trasporta" il virus. Correggetemi se sbaglio.
Mi hanno consigliato anche se è prematuro di effettuare un test tra due settimane perchè con i test di IV generazione se risulta negativo nelle prime settimane potrebbe significare già qualcosa.. -
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Purtroppo se non lo sai tu se ha indossato o meno il condom, è difficile poterlo stabilire da noi.
La prossima volta cerca di prestare più attenzione.
Smettila subito di istruirti su internet, per il tuo bene.
Il rapporto anale (e passivo) è di sicuro il tipo di esposizione più a rischio, perché nell'ano si possono formare come dicevi tu micorlesioni e quindi non essendo protetto dall'epidermide hiv può penetrare (sempre con i vettori sangue e/o fluidi) più facilmente.
Considera le due precisazioni che ho scritto prima e considera che il tuo è stato un tentativo non riuscito, di brevissima durata e inoltre non sai nemmeno se sia stato usato il condom.
Dunque, poichè hai un dubbio, ed è lecito, è giusto che sciolga questo dubbio con il test.
Io ti direi di attendere 30 giorni e di eseguire il test di IV generazione.
Valuta te, se non riesci ad attendere e vuoi eseguirlo a 15 giorni.
Però poi, secondo me, inizierai a fare collezioni, poichè se è vero che il test di IV generazione permette già dopo 15-20 giorni di avere un risultato affidabile, è pur vero che le espressioni degli anticorpi ab e dell'antigene p24 sono più alte a 30 giorni circa.
Quindi, decidi tu, cosa sia meglio per te.
Ma in ogni caso ti invito alla massima tranquillità.. -
Mario89!.
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Si infatti credo che la cosa migliore sia smettere di cercare roba su internet. Ma non mi è chiara una cosa però, se non c'è stata alcuna eiaculazione come si potrebbe contrarre il virus in un rapporto anale? Non è lo sperma che contiene il virus?
Dimenticavo! Mi sono recato presso un ospedale e sto seguendo la PEP. Ma se dovessi fare il test tra una ventina di giorni a causa dell'azione inibitoria del farmaco è possibile che non compaiano gli antigeni (come la p24) negli esami del sangue pur (SPERO di no) essendo sieropositivo?. -
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Proprio per questo motivo che ti dico di non preoccuparti e di eseguire tranquillamente il test, perchè hai un dubbio e solo il test te lo scioglierà.
L'ano è una zona molto sensibile e se non è ben lubrificata, se il rapporto è "violento e intenso", si possono creare microlesioni non visibili ad occhio umano, per cui se avviene contatto tra sperma e sangue o tra sangue e sangue si configura un rischio.
Poichè è meglio non sfidare la sorte, sarebbero da evitare anche i tentativi di penetrazione (che magari potrebbero provocare queste microlesioni) e assicurarsi che il rapporto sia protetto dall'inizio alla fine.
A che ti serve la profilassi post esposizione???
Hai raccontato davvero come stanno le cose?
O le hai ingigantite?
Se esegui la profilassi, che va iniziata da un minimo di 4 ore ad un massimo di 48/72 ore dall'espisodio a rischio, non hai ulteriormente motivo di preoccuparti.
Solo che i 40-45 giorni, come da linee guida ufficiali, devono essere conteggiati dalla fine della profilassi. E non più dall'episodio a rischio.. -
Mario89!.
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Un momento...se faccio la profilassi allora il classico test (che viene fatto dopo 30 giorni dal momento dell'accaduto), i 30 giorni che devo aspettare per poter fare il test devo iniziare a conteggiarli dal momento in cui finisco la profilassi? Quindi dovrei fare il test tra 60 giorni per avere un risultato attendibile? . -
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Per forza, perchè prendi i farmaci, quindi per esser sicuri che la profilassi abbia portato a termine il suo lavoro, i 45 giorni vanno conteggiati dalla fine della profilassi.
A me però, parere personale, pare eccessivo che ti abbiano concesso la profilassi.
Poi fai te.CITAZIONEQuindi dovrei fare il test tra 60 giorni per avere un risultato attendibile?
No, leggi un po' le varie sezioni del forum dedicata alla profilassi, nonchè le linee guida ufficiali e troverai che il test se di IV generazione è definitivo dopo 45 giorni dalla fine della profilassi, se di III generazione a 90 giorni dalla fine della profilassi.
"Definitivo" e non "attendibile", c'è una bella differenza.. -
Mario89!.
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Ma perchè pensi sia eccessivo il fatto che mi abbiano fatto fare la profilassi? CITAZIONENo, leggi un po' le varie sezioni del forum dedicata alla profilassi, nonchè le linee guida ufficiali e troverai che il test se di IV generazione è definitivo dopo 45 giorni dalla fine della profilassi, se di III generazione a 90 giorni dalla fine della profilassi.
"Definitivo" e non "attendibile", c'è una bella differenza.
Dunque se continuo a seguire la terapia della profilassi tra 30 giorni quando farò il test sarà comunque affidabile (come se non avessi fatto la terapia preventiva)?. -
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Per me sembra eccessivo, io non sono medico e quindi se te l'hanno concessa avranno avuto giustamente le loro motivazioni.
Detto ciò, ma non ti hanno spiegato le tempistiche?
Non ti hanno chiesto un test al giorno zero, per verificare se non fossi già sieropositivo?
Non ti hanno fissato appuntamenti per verificare l'impatto della terapia da profilassi ed eventuali effetti collaterali?
Solitamente il test poi lo devi ripetere, eseguire, almeno a 30 giorni dalla fine della profilassi, e ti dovrebbero dire loro poi se rifarlo durante, poco dopo ecc ecc.. -
Mario89!.
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Si il test al giorno zero l'ho fatto. Ma non mi hanno fissato altri appuntamenti. Comunque sia ho raccontato TUTTO per come è andato, certo non ho specificato il fatto che non c'è stata una vera e propria penetrazione. Mi hanno chiesto solo l'accaduto in linee generale e ammetto di aver ingigantito la cosa in modo che mi prendessero più seriamente. . -
.Si il test al giorno zero l'ho fatto. Ma non mi hanno fissato altri appuntamenti. Comunque sia ho raccontato TUTTO per come è andato, certo non ho specificato il fatto che non c'è stata una vera e propria penetrazione. Mi hanno chiesto solo l'accaduto in linee generale e ammetto di aver ingigantito la cosa in modo che mi prendessero più seriamente.
Beh guarda personalmente hai fatto male, capisco la paura ma hai fatto male, perchè i farmaci hanno un costo e già la sanità pubblica vacilla.
E' chiaro che se hai omesso o detto delle cose non vere i medici sono tenuti a concederti la profilassi.
Non te la prendere a male di queste mia parole, ma mi piace essere onesto.
Il tuo rischio era basso già perchè non c'è stata una penetrazione, poi con l'incertezza del non sapere o meno se sia stato usato un condom rende il tutto ancora più basso e discutibile.
Ora fai sta profilassi, segui bene la terapia e hiv lo puoi eliminare dalla tua testa.. -
Mario89!.
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Tranquillo non la prendo a male. Potevo evitare dici? Personalmente ho ragionato in questo modo "nell'incertezza lo faccio". . -
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Mario scusami tanto..a mio avviso sei stato eccessivo. O almeno ai medici avresti dovuto dire la verità su come sono andate realmente le cose e lasciar decidere loro sulla effettiva necessità o meno di avviare la prassi. Stai sereno e a questo punto segui il tuo iter. . -
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Considerando il tuo episodio e le dinamiche che ci hai raccontato, si potevi evitare.
Non si deve pensare alla profilassi come l'ultima spiagga, ma come uno strumento che venga utilizzato quando c'è un rischio concreto e grave, non dietro una paura.
Cmq ora l'hai iniziata portala a termine; per curiosità che farmaci ti hanno assegnato?.
parere su un probabile contagio di HIV |
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