Aids/Hiv Forum - Sieropositivi

Posts written by kurtisit

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    I sintomi, lo ripeto per la miliardesima volta non ci dicono nulla a riguardo di un'infezione da HIV.
    Quindi avere o non avere i sintomi non fa diagnosi.
    Lo abbiamo detto sempre, lo abbiamo scritto nelle FAQ, lo dicono alti forum e altre associazioni.
    Ma niente, tutti a pensare ai sintomi e volere test prima del loro periodo finestra.

    Per farti capire che non diciamo cose a caso ti riporto qui una risposta che hai ottenuto da ANLAIDS, che come vedi non si discosta dalla nostra:

    CITAZIONE
    Veramente, non comprendo cosa ci sia da dire.
    I test prima che sia compiuto il periodo finestra sono sconsigliati, e solo per quello potrebbe dare esito falsamente negativo.


    Le attese saranno snervanti, ma se si chiamano attese un motivo ci sarà....
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    La domanda che devi porre a te stesso è: ti basterà un test negativo a 28 giorni?
    Perché se poi dopo lo ripeterai a questo punto meglio aspettare i 40 giorni, come diciamo sempre le linee guida vanno rispettate, non interpretate a modo proprio.
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    Il test a 25/28 giorni è inutile, il test si fa a 40 giorni.
    Non esistono i falsi negativi e un'influenza non porta a nessuna carenza di anticorpi.
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    La prima volta che hai aperto una discussione risale a giugno 2022. Anche allora credo di aver risposto tutte le volte e di aver detto quello che dico a tutti, quello che dicono le linee guida, le associazioni e tutti coloro che si occupano di salute ed educazione sessuale. E niente è cambiato, neppure pare ti sia scomodato più di tanto ad istruire la tua persona sulla salute sessuale che ti riguarda in prima persona.

    Per cui se una persona è sessualmente attiva e ha timore di HIV e IST deve:

    - mettere in pratica le regole del safer sex (il rischio zero assoluto esiste solo con la totale astensione, ma a questo punto non dovremmo neppure uscire di casa perchè il pericolo è sempre in agguato; ma anche in casa possono avvenire incidenti domestici dall'esito anche fatale);

    - conoscere l'abc primario e fondamentale tale da sapere quali siano le pratiche a rischio e quelle che non sono a rischio (per HIV e differentemente per le altre IST);

    - eseguire periodicamente i test per HIV e IST a seconda della propria frequenza sessuale/numero dei partner;

    - usare tutti i sistemi di protezione attualmente disponibili (condom, femidom, dental dam, diga, PrEP, PPE - in casi specifici - conoscenza importante fondamentale del principio U=U ----->> maggiori informazioni www.impossibilesbagliare.it);

    - vaccinarsi per tutte quelle infezioni IST e NON IST per le quali esiste un vaccino;

    - aprire la mente e conoscere esattamente cosa sia HIV e sieropositività nel presente, così da evitare parole, fraintendimenti e spargimento inutile di stigma, anche involontario;

    - informarsi presso documenti ufficiali o presso associazioni che si occupano di HIV/IST;

    - counseling;

    - supporto psicologico.

    Risposta generale a qualsiasi domanda presente, passata e futura su HIV:

    Ho corso (oppure credo/penso/ipotizzo di aver corso) un rischio?
    In tal caso eseguo un test HIV (escludendo i controlli regolari periodici come indicato prima su HIV e IST) nel pieno rispetto delle finestre temporali, 40 giorni per i test di IV generazione, 90 giorni per i test di III generazione.

    Evitare di leggere il web e tenere a mente che la propria figura di riferimento deve essere sempre il proprio medico di base e/o specialista di riferimento.

    Spero che in questa risposta tu possa essere in grado di determinare non solo il grado di rischio, ma anche di poter accedere a quegli strumenti informativi tali da farti comprendere bene anche nel futuro come devi comportarti.
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    E finalmente l'uomo è stato dichiarato guarito da HIV, potete leggere le notizie qui



    e anche qui

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    Rapporti non protetti con Hiv, 56enne assolto a Bari: "Carica virale bassa, non poteva contagiare"
    Secondo le motivazioni dei giudici del Tribunale di Bari, l'uomo sarebbe stato in una condizione di impossibilità a trasmettere il virus perché stava seguendo una terapia medica

    Un 56enne è stato assolto dal Tribunale di Bari per le accuse di tentate lesioni personali gravissime: l'uomo, pur essendo sieropositivo, aveva consumato rapporti sessuali non protetti con una donna.

    I giudici, secondo quanto riporta l'Ansa, hanno rilevato come il 56enne, che all'epoca stava seguendo una terapia, si trovasse in una condizione di "impossibilità di trasmissione del virus" e il suo comportamento è stato definito "inidoneo" a infettare la partner.

    I fatti risalgono al 2018 quando i due, conoscenti da tanti anni anche se residenti in regioni diverse, si incontrarono a Bari ed ebbero un rapporto non protetto. L'uomo avrebbe confidato alla partner, la mattina successiva all'incontro amoroso, di essere sieropositivo. La donna si recò con urgenza al Policlinico per sottoporsi alla profilassi.

    Nel corso del processo, iniziato nel 2022, i consulenti tecnici ascoltati in aula avrebbero confermato come, sulla base di uno studio pubblicato nel 2017, l'approccio alla malattia fosse "completamente cambiato" e come "i pazienti con carica virale negativa non avrebbero capacità di trasmettere l'infezione per via sessuale". Per queste ragioni agli stessi, "non veniva più consigliato l'utilizzo del preservativo durante i rapporti sessuali".

    Nelle motivazioni dei giudici sarebbe specificato che "gli atti posti in essere erano inidonei" a infettare la donna. Il 56enne è stato assolto "perchè il fatto non sussiste"

    Maggiori informazioni
    www.impossibilesbagliare.it

    E maggiori info anche su questo articolo

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    E' corretto, perchè un test Hiv, di qualsiasi generazione sia, può rilevare un'infezione già a 30 giorni.
    Però le linee guida vanno rispettate sempre, e quest'ultime ci dicono che un test di IV generazione è definitivo 40 giorni, uno di III a 90 giorni.
    Il tuo caso non è da considerare a rischio poiché è stato protetto e poiché hai già ricevuto un test negativo. Ponendo che sia di III generazione, si potrà ottenere conferma, senza andare in crolli psicofisici, con un altro test a 90 giorni.
    E nel tuo caso è consigliabile una conferma, poiché hai ammesso di non essere lucido e di non ricordare perfettamente l'integrità del condom a fine rapporto.
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    Ciao Michele ti è stata fornita risposta, spero che tu possa superare le tue paure e apprendere molte più cose sul virus e sulla sieropositività nel 2024.
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    Però nessuno impara mai a dosare le parole o a voler comprendere cosa sia hiv nel presente e scrivere quello che hai riportato tu, getta, seppur indirettamente stigma, cosa che oggi non è per nulla concepibile, questo grazie agli enormi progressi della medicina.
    Poi per il resto vuoi parlare, parliamo, parliamo di tutto quello che vuoi, ma resta il fatto che il tuo non è stato un episodio a rischio hiv e poiché sei una persona adulta e sessualmente attiva, non puoi ignorare che ricevere un rapporto orale non è una pratica a rischio hiv e che l’HIV si diagnostica solo con i test e non attraverso la presenza o l’assenza dei sintomi.
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    Se il test era di IV generazione è definitivo e non va ripetuto, se il test era di III generazione a 63 giorni ha escluso l’infezione, ma va ripetuto per conferma a 90 giorni, per rispettare pienamente le linee guida ministeriali. Per cui mi spiace dovrai affrontare un nuovo test anche se questo ti provoca ansia.
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    Il rapporto era protetto e hai un test negativo.
    Sexworker non è sinonimo di sieropositività.
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    È sempre poco carino dire cose poco lusinghiere sull’Hiv in un forum per sieropositivi.
    Ma il tuo episodio non è a rischio hiv.
    Bisognerebbe sapere almeno le basi.
    Per tutto il resto recati dal tuo medico.
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    I test si fanno rispettando il periodo finestra, non interpretandolo a modo proprio.
    Il test dovrà essere a 40 giorni se di IV generazione, a 90 se di III generazione.
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    I rapporti orali non vengono considerati a rischio in assenza di fluidi e in assenza di ferite (gravi e sanguinanti).

    Noto che nulla è cambiato dalla tua ultima discussione.
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    Buonasera, per fare corretta informazione bisogna subito dire che esistono i comportamenti a rischio e non le categorie.
    Per cui il grado di rischio è lo stesso, con chiunque.

    Il tuo episodio è a basso rischio.

    I sintomi non vanno mai presi in considerazione. Solo il test è la risposta, non la presenza o assenza di sintomi.
9780 replies since 23/1/2008
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